La sala celebra la figura del primo direttore artistico della S.C.I. Guido Andlovitz. In primo piano gli "articoli fantasia", una serie di realizzazioni in cui l'elemento innovativo e centrale diviene la forma piuttosto che il decoro. La resa estetica dell'oggetto verrà perseguita mediante ricercati interventi volti a enfatizzare l'andamento formale del pezzo. Si osservano così particolari smaltature "sgocciolate" declinate nelle diverse colorazioni, l'utilizzo di "lustri" e di effetti "vulcanizzati". Al centro della sala il servizio di piatti "Vecchio Milano" - 1926/27 - decorato con vedute del lago Maggiore da G. Andlovitz. L'ambiente presenta inoltre un camino originale e sulla volta un dipinto affrescato con amorini.
The room celebrates Guido Andlovitz, first artistic director of S. C. I. In the foreground there are "fantastic items", a series of creations in which the innovative and core element becomes the form rather than the decoration. The aesthetic appearance of the object will be sought by actions aimed at emphasizing the formal features of the piece. We can thus observe specific "drippings" of glaze in several colours and the use of "enameling" and "vulcanized" effects. The dish-set "Old Milan" - 1926/27 - decorated with views of the lake Maggiore from G. Andlovitz stands in the center of the hall. The room has also got an original fireplace and a fresco with cupids on the vault.